venerdì 7 agosto 2009

Scherzi da Erdogan

NB: questo articolo Michele Serra l'ha scritto per l'Espresso ad Aprile! Pensate a quanto accaduto in questi giorni. Come dire che la realtà supera la fantasia.

In seguito alle notizie di stampa calunniose diffuse dopo i recenti vertici internazionali, e per evitare nuovi pretestuosi attacchi, Palazzo Chigi ha deciso di diffondere con largo anticipo il programma dei prossimi incontri, con particolare riferimento agli obblighi protocollari del premier.

Londra, giugno 2009 Vertice italo-inglese. Per dimostrare alla regina che non le porta rancore, Berlusconi le fa omaggio di un reggipetto di pizzo, pregandola di indossarlo in sua presenza. Nella foto ufficiale, il premier si attiene scrupolosamente al silenzio, e per sottolineare quanto sia radicato il rapporto di profondo rispetto per l'Inghilterra, posa travestito da Francis Drake, puntando scherzosamente il cannocchiale da ammiraglio dentro il décolleté della regina. Prima dei saluti, la tradizionale barzelletta: gli esperti di protocollo di Palazzo Chigi suggeriscono di evitare quella sulla dissenteria di Winston Churchill. Meglio una generica barzelletta sui pompini.

Parigi, ottobre 2009
Nuovo vertice del G20. Nel corso della foto ufficiale, per evitare strumentalizzazioni Berlusconi si trattiene nei giardini dell'Eliseo, posando per un acquerellista venuto apposta da Montmartre. Nel tardo pomeriggio, dopo avere appeso il suo ritratto nell'appartamento privato di Sarkozy, raggiunge gli altri 19 leader nel salone della cena, offrendo uova sode che estrae dalla tasca dei pantaloni. Telefonata a Erdogan per salutarlo. Barzelletta: quella su Carla Bruni in visita a una caserma della Legione Straniera.

Nairobi, marzo 2010 Vertice pan-africano, presenti tutti i capi di Stato del continente più Berlusconi, invitato come osservatore. Il premier regala a ogni leader africano un paio di scarpe da ballo. Durante la foto ufficiale, per non mettere in imbarazzo gli altri, si presenta con un fondotinta nero e un cappello di paglia, intonando un blues. Lavori interrotti da una telefonata a Erdogan, per fargli salutare uno per uno i 49 leader presenti che si passano il telefonino. Barzelletta sui cannibali.

Vaticano, giugno 2010 Incontro con il pontefice. Ratzinger regala a Berlusconi un rosario. Berlusconi ricambia con un motoscafo. Il premier costringe il papa a telefonare a Erdogan. Foto ufficiale molto affettuosa, con Berlusconi che si mette scherzosamente in testa il cappello del papa. Riunione di lavoro per confermare la solidità dei valori cristiani del nostro governo: Berlusconi garantisce a Ratzinger che non è affatto divorziato, si è solo allontanato da casa nel 1981 per comperare le sigarette, e la stampa, come al solito, ha frainteso. Barzelletta sulla suora che non riesce a sfilare i collant.

Brisbane, settembre 2010 Vertice Australia-Giappone. Berlusconi non è invitato ma si presenta a sorpresa per telefonare a Erdogan dicendogli: "Non ci crederai, sono a Brisbane!".

Giove, luglio 2045 Summit del sistema solare. Berlusconi, in rappresentanza della Terra, garantisce aiuti economici all'Imperatore di Urano, che accetta per pura cortesia: il più povero degli uraniani possiede dieci catene televisive e usa le banconote da mille Uron (un miliardo di euro) per soffiarsi il naso. Il premier racconta al presidente di Saturno la barzelletta "Ci sono un tedesco, un italiano, un inglese e un ebreo su un aereo", ma è costretto a ripetergliela per i tre giorni del vertice perché non la capisce. Telefonata a Erdogan per rafforzare i rapporti di amicizia tra Turchia e Plutone. Durante la foto ufficiale, Berlusconi fa le corna all'ombroso premier marziano, che non capisce lo scherzo e lo incenerisce con il suo laser da polso.

(09 aprile 2009)

giovedì 6 agosto 2009

La matrioska

A seguire una simpatica poesiola di Carlo Cornaglia

Patrizia ai giornalisti ha raccontato
del lettone che Putin Vladimiro
a Silvio Berlusconi ha regalato
e nel quale fino all’ultimo respiro

fa i suoi giochi d’amore il presidente.
Jaques Chirac in passato raccontò
di aver visto un bidet bianco splendente
che a dir del latin lover ospitò

chiappe a gogò di splendide ragazze.
Ogni giorno si legge sui giornali
quante son che per Silvio vanno pazze
non sapendo resistere ai suoi strali.

Son così tante che si perde il conto,
corrono come api verso i fiori
e Casanova del premier al confronto
figura l’ultimo dei seduttori.

Si direbbe che Putin con il letto
gli abbia donato pure una matrioska
che per la gioia del sensual ducetto
altre cento dentro di sé ne imbosca.

La prima bambolina è nella storia,
la loquace D’Addario, escort barese,
che col registratore e la memoria
le gesta ci narrò del bell’arnese,

dalle sei docce fatte nel frangente
all’amore caliente nel lettone,
dalla mercede attesa vanamente
al “Ciao, tesoro!” dopo colazione.

Dentro Patrizia, la Montereale,
aspirante show girl, billionairina,
candidata al Comune, è naturale,
causa Fede mancata meteorina

in quanto abbindolata dall’Emilio.
Frequentatrice un dì della Certosa,
mandò il Berlusca in tale visibilio
da ottenerne una busta generosa

invece della solita spilletta.
Nessun rapporto, solo un bacio in fronte!”,
assicurò ai cronisti la soubretta,
col naso lungo fino all’orizzonte.

Dentro Barbara c’è Lucia Rossini,
pittrice, arredatrice ed impiegata:
Fra le foto di figli e nipotini
e qualche barzelletta delicata,

fra un gelato squisito e una canzone,
la sera fu gradevole e carina
ed alla fine, in segno di attenzione,
Silvio mi regalò una farfallina.”

Poi c’è la Began dentro la Rossini.
Sabina, slava e attrice, presentò
a Silvio Berlusconi Tarantini.
Chiamata Ape regina un dì cantò

Malafemmena in braccio al Cavaliere
il cui nome ha sul corpo tatuato.
Dentro Sabina ancor si può vedere
Virna Bello, colei che gli ha donato

un barattolo pien dell’aria buona
di Napoli che piacque al seduttore.
Chiamata dagli amici Braciolona,
è di Torre del Greco un assessore.

La sesta bambolina è la Romano,
master in Publitalia, grande attrice.
Un posto alle politiche il caimano
le giurò, fregando l’infelice.

Per l’Europa la mise nella lista,
ma Veronica fece un gran casino
e marcia indietro fece lo statista
per cui tentò il suicidio il papalino

di Emanuela che ai cronisti nega
d’avere mai dormito alla Certosa,
quando una foto invece a tutti spiega
che ne stava tornando la ritrosa.

Dentro l’Emanuela è la Pascale
che ha fondato l’equipe Silvio ci manchi.
Francesca è consigliere provinciale
e par che ovunque il Cavaliere affianchi:

alla Certosa, a Napoli, a Vicenza.
Due lesbiche stan dentro la Francesca,
ai festin n’è costante la presenza
e fra di loro forse Silvio pesca

per proporre a Patrizia una leccata.
La bambolina dieci è la Pavlova,
ex attrice. In Bulgaria è nata
e il loro flirt non pare cosa nuova.

Festeggiò il compleanno in quel di Roma
al suon della chitarra di Apicella
e brindando con Silvio Bellachioma.
Anni quarantatre, Dorina è bella,

ti dà un’occhiata e nulla le rifiuti…
Dentro Dorina, la De Nicolò
ch’euro mille da Tarantini avuti
dopo la cena col premier ballò.

Maria Teresa, per gli amici Terry,
afferma che il Berlusca fu composto:
“Non è che coi tentacoli ti afferri,
ma sol chincaglieria di basso costo

fu il regalo alla fin della serata.”
Dentro la Terry un’ex valletta Rai,
Barbara Guerra a Mediaset passata,
stellina nei reality porcai.

La Guerra è stata una delle tre,
con Graziana Capone e Nunez Licia,
ad andar col premier da Mességué,
dove lui dei massaggi beneficia.

Dentro Barbara Guerra un’attricetta
di fiction e soap opere assai belle,
Licia Nunez, trentenne di Barletta.
che alla Rai ballò sotto le stelle

in gara col Savoia Filiberto.
e ad Incantesimo partecipò.
E dopo aver matrioska Licia aperto,
c’è una bambola che fa dir ohibò!:

Capone, una bellezza senza pari,
venticinquenne, attrice, laureata,
famosa per lo spot della Campari,
Graziana è a Mediaset molto apprezzata.

C’è dentro la Capone ancor qualcosa,
la più piccola delle bamboline,
né show girl né modella né scaintosa
né una delle splendide veline.

Si tratta di San Pio, nientedimeno,
così come l’han visto all’ostensione:
ben conservato, il viso assai sereno,
veste l’abitual saio marrone

dalle monache fatto con amore
e la stola di scuola veneziana.
Laddove in vita gli batteva il cuore
si intravede una cosa molto strana

che splende di un brillante luccichio.
Per capire un fedele si avvicina…
ciò che brilla sul cuore di San Pio
non è una croce ma una farfallina!