martedì 25 giugno 2013

Zona Franca, l'ennesimo miraggio?

Non lo so, a me pare una michiata.
Non la cosa in sé, per carità quella va benissimo. Pagare meno tasse, sviluppare il commercio, l'impresa e tutto il resto.
Ma è che poi vai a vederli, questi che chiedono la zona franca, ed un po' il dubbio ti viene.


Guardo il sito: ci manca solo che mi promettano che divento Brad Pitt e siamo a posto. Vedo Cappellacci alla televisione, ed il frago di cazzata gigante appare già insopportabile.

Certo, poi vedo Silvio Lai a Videolina che pretende di spiegarci come si sta al mondo sparando cifre che manco il pescatore più cazzeri del mercato di San Benedetto, e magari rivaluto Cappelleddu...

La verità è che tutto quanto ha a che fare con la Sardegna ha un vulnus di origine: se è una buona cosa la distruggiamo da noi, se è inutile la portiamo avanti come una bandiera, se è dannosa sappiamo già che viene da fuori e che sarà fatta volenti o nolenti.

E' la maledizione dell'invidioso, che ci portiamo appresso come una tara genetica, oppure si potrebbe fare davvero (o solo in parte)?

Inserisco a questo punto molto volentieri l'articolo che ho trovato maggiormente aderente al mio modesto ed estremamente ignorante modo di vedere le cose, quello di Andrea Nonne, visibile integralmente in questo link

In sostanza:
- è davvero fattibile una zona franca che possa rispecchiare quanto già avviene in Europa con Madeira o le Canarie dove "grazie ad una specifica disciplina,  ha fatto si che i vantaggi fiscali si indirizzassero realmente verso le esigenze economiche del territorio evitando così il rischio  di creare paradisi fiscali"
la a complessiva defiscalizzazione dei trasporti che Nonne valorizza in 5/600 mln di euro produce risultati durevoli e dimostrabili.
- la necessità di altri 200 mln di euro con i quali si potrebbe dimezzare l’ires (escludendo dalle esenzioni le imprese ad elevato impatto ambientale per la gioia della famiglia Moratti) attirando così investimenti di imprese industriali strutturate e profittevoli. 


Insomma tutto sarebbe assolutamente ma fattibile ma purtroppo temo non se ne farà nulla. Le motivazioni sono le solite:

1- I nostri politici locali sono il peggio della più imbarazzante classe politica europea.
2- I movimenti indipendentisti non muovono un decimo di quello che è riuscito a fare Grillo in 3 giorni di turnée prima delle elezioni politiche, segno che la bandiera dei 4 mori va bene per essere portata ai concerti o appesa negli uffici pubblici
3- Il nostro atavico amore per la faida ci terrà abilmente lontani da soluzioni condivisibili.
4- Non meno la mancanza di una personalità sarda davvero influente in ambito nazionale o meglio europeo si sente eccome.
Sebbene a noi l'uomo forte piaccia (anche se meno che agli italici) poi non resistiamo a  tirargli una fucilata dal muretto a secco.