domenica 27 luglio 2014

Il rumore della ruota

Ascolto con non troppa attenzione una conversazione telefonica tra mia madre e mia figlia.  Arianna ha appena compiuto 10 anni. Si sta affacciando alla vita, con la giusta inconsapevolezza mitigata da quel suo essere già da tempo l'adulto più giovane di questa casa.


Mia madre si lamenta delle sue condizioni di salute, che putroppo sono peggiorate parecchio in questi ultimi mesi. 
La vita le ha giocato uno scherzo beffardo proprio quando avrebbe potuto godersi la vita,  lei che la ha vissuta tutta in funzione dei figli come tante altre mamme che conosco e che hanno consapevolmente scelto quel ruolo. Si lamenta, mia madre, delle forze che le stanno mancando, del fatto che oramai non riesce a fare quasi nulla da sola.



Arianna la ascolta con pazienza e la rincuora: vedrai nonna col tempo migliorerai, ci vediamo presto. La voce non è annoiata né disattenta, potrei quasi dire che è soppesata anche nelle pause. 

La ricordo due anni fa quando le è morto il nonno che insieme all'altra nonna praticamente l'aveva allevata per i suoi primi 3 anni. Distribuiva i fazzoletti alle persone che venivano a dare l'ultimo saluto a nonno Aldo, controllata nel dolore a cui si era abbandonata solo con noi. Quel giorno ci ha informato che lei era l'adulto più giovane della casa,  senza annunci ma con i fatti, la compostezza dei gesti e dei comportamenti di chi ha percepito che da noi il lutto non è solo un fatto privato ma anche sociale.


Dicevo, ascoltavo quella telefonata ma distrattamente.  Il rumore dominante era quello della ruota. Il rumore era lento ma continuo, di un meccanismo oliato che svolge il suo lavoro con precisione, quello della ruota che gira per il verso giusto. 
Io non ci faccio tanto caso. Che la ruota giri è nella logica delle cose, che giri nel verso giusto c'è solo da rallegrarsene. Che talvolta giri troppo in fretta può dispiacere ma siamo preparati, sappiamo che può succedere.  Che giri nel verso opposto,  sappiamo che può succedere anche quello ma non ci vogliamo pensare.


Mi capita di sentirlo con l'andare degli anni un po' più di frequente il rumore di questa ruota. Ora non so se è il mio udito che si sta affinando o cosa. Ma succede più spesso: quando la mia figlia più grande mi rende i soldi che le presto, quando l'altro mio figlio,il più piccolo, mi sorprende con una bella frase con i congiuntivi tutti al loro posto, o quando il dolore al piede decide che no, proprio di correre non se ne parla.

Il rumore della ruota mi ricorda di quanto io sia un privilegiato nel avere qualche momento per poterla udire. Perché sebbene tutti sappiamo che essa gira,  poche volte ci fermiamo ad ascoltarla.