..ad Arianna che no, il canale 610 non c'è più. Che anche in soggiorno vedrà gli altri cartoni. Certo sono meno belli (forse) ma dai, in fin dei conti sono belli anche loro.
E che alle 21.30 non comincia "la vita secondo Jim", e che posso fare i piatti anche con più calma.
Ma che per lei non cambierà nulla: il divano sarà sempre comodo, suo fratellino le romperà le scatole ancora per un po' poi tutti a nanna.
Debbo spiegarle che il decoder non si è rotto, semplicemente non lo usiamo più. Ed al suo motivatissimo "E perchè?" non risponderò un "perchè sì" stupido o una bugia "eh, non li danno più.." o peggio una bugia che non potrebbe capire "Costa troppo!".
No, voglio dirle la verità. Troverò le parole, spero. Renderò i concetti facili anche per la sua mente, brillante ed acuta e matura..dei suoi 7 anni.
Le dirò che papà non era d'accordo con le persone che fanno quella televisione perchè
"non fanno più vedere una cosa che vedevano mamma e papà perchè diceva cose che loro non volevano dicesse". E che certe volte per sentirsi bene con se stessi bisogna fare qualche rinuncia.
E le ricorderò anche che dire la verità vale per i piccoli ma soprattutto per i grandi. E che più la verità è grande, più va detta.
E le dirò anche che anche mamma e papà non vedranno più certi programmi che piacevano a loro, ma che hanno pensato fosse giusto dare un messaggio a chi scrive (mentendo) nella propria pubblicità "Liberi di.." mentre invece l'unica libertà che abbiamo è di essere o meno loro clienti.
Devo spiegare a mia figlia una cosa difficile, che forse non capirà e che per certo non gradirà.
Ma ho già spiegato a me stesso, già diversi anni fa, che essere padre non vuol dire chinare la testa, con quell'odioso mezzo sorriso di chi dice "tengo famiglia". E che è proprio perchè ho dei figli che debbo dare loro l'esempio di chi talvolta deve fare scelte non comode, ma giuste.
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